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ETHICAL FASHION

“Il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità, o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora diventa un proposito, cioè qualcosa di infinitamente più grande.” Adriano Olivetti

 

Giulia Mondolfi dopo la laurea in Architettura al Politecnico di Milano, si specializza in Architettura del paesaggio all’Università di Firenze con una tesi sull’ergoterapia e l’uso del verde come mezzo terapeutico. Oggetto del progetto il Parco e gli Edifici dell’ex Ospedale Psichiatrico di Lucca. Il tema della tesi le permette di conoscere da vicino una pratica molto diffusa nel mondo anglosassone, l’uso del lavoro agricolo e del giardinaggio come terapia con finalità riabilitative. Uno studio a cui si affiancano, per la parte relativa alla sostenibilità economica e gestionale del progetto, gli scritti di Adriano Olivetti. L’esperienza di studio di quegli anni diventa fondamentale per Giulia a tal punto da scegliere di dare al suo atelier Alberta Florence una forte impronta di social equity. Molti capi Alberta Florence nascono infatti dalla collaborazione dell’atelier con cooperative sociali oppure onlus. A Firenze, per esempio, dal 2016 la sartoria della cooperativa sociale Flo realizza alcuni capi delle capsule collection Alberta Florence grazie al lavoro di un team di persone con fragilità economiche, sociali o psicologiche.

Nel 2018, in occasione del Fuorisalone di Milano, l’atelier presenta una collezione di abiti realizzati con i pregiati tessuti prodotti in Albania dalle artigiane di Guri I Zi, progetto nato per offrire opportunità di lavoro a donne in condizioni di vulnerabilità sociale e diventato in pochi anni una realtà imprenditoriale di successo. La nuova collezione è un omaggio all'eleganza che incontra l’artigianalità, all’insegna della ‘buona’ economia. Nel 2019 inizia la collaborazione con Il Laboratorio, associazione di promozione sociale di Quarto Oggiaro, a Milano, che coinvolge nell’attività di sartoria persone con disagio sociale o con problemi di tipo psichico e fisico. Il Laboratorio è tra i partner del primo progetto di interior design firmato Alberta Florence, presentato alla Milano Design Week 2019, e dell’installazione artistica che Giulia ha progettato per il Museo Bagatti Valsecchi a Milano in occasione di Fuori Orticola 2019.

Da settembre 2019 Alberta Florence collabora con la Cooperativa Alice / Sartoria San Vittore attiva da anni all’interno del famoso carcere milanese. Con il sostegno del Comune di Milano e del Ministero della Giustizia Alice è una cooperativa sociale senza scopo di lucro, la cui mission è quella di di restituire dignità alle persone tramite il lavoro, l'artigianato e l'etica.

 

Attualmente l'atelier Alberta Florence fa produrre molti dei suoi abiti, kimono blazer, gilet e accessori come sciarpe e pochette secondo i principi di un economia sostenibile. L'obbiettivo che si prefigge Giulia nei prossimi anni è riuscire a far produrre tutti i modelli dell'atelier a sartorie interne a Cooperative ed Onlus.

 

Giulia desidera che i suoi abiti siano realizzati il più possibile all’interno di un progetto di economia sostenibile. Dimostrare che sia possibile realizzare un abito di alta sartoria a un costo contenuto, promuovendo un circolo virtuoso che sostenga le situazioni più fragili della nostra società è l’idea alla base del progetto dell’atelier Alberta Florence. Giulia è convinta che Il primo passo per una vera ripresa economica non può che essere la riscoperta del concetto di comunità, l’interesse della collettività deve prevalere su quello del singolo individuo.

‘The term utopia is the easiest way of dismissing what you do not have the will, ability or courage to do. A dream remains a dream until you begin to work on it; only then does it acquire a sense of purpose which is something infinitely greater.’ Adriano Olivetti

 

Following her degree in Architecture at the Milan Polytechnic, Giulia Mondolfi specialised in Landscape Architecture at the University of Florence, writing a thesis on the use of green space in occupational therapy. The project focused on the park and building complex of the former psychiatric hospital of Lucca. Giulia became acquainted with techniques, widely practised in the Enlgish speaking world, involving the use of agricultural work and gardening as therapeutic tools in rehabilitation. Her work was also influenced, in terms of the project’s economic viability and sustainable management by the writings of Adriano Olivetti. The experience Giulia gained in these years of study was fundamental to her decision to establish her Atelier Alberta Florence on principles of social equity. Many pieces created by Alberta Florence are the fruit of collaboration between the Atelier and social co-operatives and charitable organisations. In Florence, for example, pieces for the Alberta Florence capsule collection have, since 2016, been made in the dressmaking workshop of the social co-operative Flo, thanks to their team of economically, socially and psychologically disadvantaged workers.

In 2018, at the Milan Fuorisalone, the Atelier presented a collection of garments made using the high-quality textiles produced in Albania by the craftswomen of Guri I Zi, a project launched to offer employment openings to socially vulnerable women which in the space of a few years has become a successful business reality. Giulia’s new collection pays tribute to the encounter between elegance and craftsmanship under the banner of ‘good’ economic practices. In 2019, collaboration began with Il Laboratorio, an association for social development and support in the Quarto Oggiaro district of Milan, which offers opportunities in dressmaking to people with social problems or mental or physical disabilities. Il Laboratorio is one of the project partners for Alberta Florence’s first venture into interior design which was presented at the Milan Design Week 2019, and for the art installation Giulia has planned for the Bagatti Valescchi Museum in Milan as part of Fuori Orticola 2019.

Since September 2019 Alberta Florence collaborates with the social enterprise Alice / Sartoria San Vittore, which has been active for years within the famous Milanese prison. Helped by the City Hall of Milan and the Ministry of Justice, Alice is a non-profit social enterprise, whose mission is to give men and women their dignity back through work, craftsmanship and ethics.

 

Alberta Florence Atelier produces gilets, kimono-style dinner jackets, dresses, and accessories likes scarves and pochettes, in accordance to the principles of a sustainable economy. Giulia's goal in the coming years is to have all the pieces of the atelier produced by social entreprises.

 

It is Giulia’s wish that her clothes are created as far as possible as part of a sustainable economy. The idea behind the concept of the Atelier Alberta Florence is to show that it is possible to produce haute couture pieces at an affordable price, fostering a virtuous circle which can sustain the weaker elements in our society. Giulia is convinced that the first step towards a real economic recovery has to be the rediscovery of a sense of community in which collective interests take precedence over the individual.

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